Dal 2004 gli Interventi Assistiti con Animali sono parte integrante di questo lavoro. Bambini affetti da svariate patologie, adolescenti, detenuti, malati psichiatrici, soggetti con Sindrome dello Spettro Autistico e altri ancora, sono gli utenti più comuni inseriti all'interno di questi progetti per i quali esistono precise Linee Guida del Ministero della Salute.
È un settore molto delicato, spesso ancora oggi banalizzato, per il quale è di fondamentale importanza lavorare in equipe multidisciplinare, definendo obiettivi specifici e strutturando attività che favoriscano il raggiungimento di tali obiettivi; non c'è mai nulla di improvvisato, di non strutturato o lasciato al caso.
Generalmente gli obiettivi che vengono definiti negli Interventi Assistiti con Animali sono o di tipo terapeutico-riabilitativo personalizzati su un paziente; di tipo educativo o rieducativo rivolti anche ad un gruppo di utenti, oppure più semplicemente di tipo ricreativo.
Lo sviluppo di un progetto è frutto del lavoro di un team multiprofessionale selezionato tra i referenti dell'utente e della struttura, ed operatori degli Interventi Assistiti con Animali, i quali stendono la progettazione seguita da una precisa scelta di attività e dimensioni di relazione in linea con gli obiettivi destinati all'utente.
Molto spesso questa co-terapia viene banalizzata e ridotta ad un semplice contatto con l'animale, disconoscendo una parte fondamentale della relazione con il pet, la quale può rivelarsi a volte peggiorativa per le condizioni di salute dell'utente se non perfettamente definita e dimensionata in ogni suo momento.
Ogni pet coinvolto, nello specifico il cane, ha seguito un percorso di formazione di coppia ed è certificato sia da un medico veterinario esperto in IAA come previsto dalle Linee Guida, sia dalla scuola di formazione SIUA potendo così operare all'interno degli Interventi Assistiti con Animali.
È fondamentale valutare non solo l'equilibrio comportamentale del cane, ma anche il suo benessere ed il suo reale desiderio di essere parte integrante dei momenti della seduta. Un animale non sarà mai coinvolto se mostra disagio, preoccupazione, o semplicemente se non si mostra desideroso di essere parte integrante di quella realtà.
È fondamentale non confondere l'adozione di un animale, qualunque esso sia, nella convinzione che possa fare "pet therapy" in casa o in una struttura residenziale grazie alla sua semplice presenza lì. Queste esperienze sono sempre dannose per l'animale e per coloro che ripongono in lui aspettative inadeguate.